You make me ache I crave you by A.A. Elle

You make me ache I crave you by A.A. Elle

autore:A.A. Elle [Elle, A.A.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2023-07-31T12:00:00+00:00


22

Thomas

Lunedì 18 dicembre

«MI stai ascoltando, Creed? Non fartelo ripetere! Quando i clienti si alzano dai tavoli tu muovi il fondoschiena e tiri a lucido la postazione prima che si sieda qualcun altro. Mi sono spiegato bene, Creed? E non mi frega se nel frattempo ti sei squarciato una mano o se ti viene da vomitare per la milionesima volta. Mettiti un sacchetto al collo, un cerotto, e fai quello che ti dico io! Ci metto un minuto a trovare un altro troglodita che ti rimpiazzi, Creed!»

Solo tre «Creed». Wow. Sta migliorando, pensò. L’ultima volta ne aveva contati quindici in un’unica frase.

Annuì all’uomo brizzolato che sbraitava nella sua direzione con la fronte grondante di sudore e l’alito che puzzava di aglio. Era il suo terzo giorno di lavoro e già non ne poteva più degli insulti di quell’idiota, ma era il proprietario e, anche se desiderava mollargli un pugno in faccia, doveva ammettere che le sue parole velenose erano un passatempo che gli faceva dimenticare il resto.

«Va bene», rispose.

«E adesso levati di mezzo, Creed! Torna a lavorare!»

Il primo giorno in caffetteria era entrato un ragazzo con lo stesso, identico taglio di capelli di Jackson. Lo aveva visto in fila e per un attimo aveva creduto che fosse tornato per lui, ma quando si era reso conto dell’errore a fatica aveva raggiunto la toilette per vomitare dalla delusione.

Il secondo giorno, tra un’ordinazione e l’altra, due giovani inavvertitamente si erano scontrati e rovesciati addosso i rispettivi caffè. Aveva trovato la toilette occupata quindi era stato costretto a rifugiarsi nel piccolo cortile sul retro, tossendo fino a che una collega non lo aveva raggiunto per assicurarsi che stesse bene.

Un paio di ore prima gli era stato chiesto un Caramel Macchiato e, accecato dal velo di lacrime, si era tagliato nell’affettare la frutta per una centrifuga per un altro cliente.

Era un disastro, ma non poteva arrendersi.

Si arrotolò sui gomiti le maniche del maglione nero della divisa e si avvicinò al lavandino stracolmo di tazzine usate.

«Creed? Non ricordavo si pronunciasse così il tuo cognome.»

Nell’udire quella voce trattenne il respiro e si voltò verso la figura ferma davanti al bancone. Era Logan Evans e gli sorrideva, ma era visibilmente teso. «Non è il mio cognome, in effetti.»

Indicò la targhetta spillata all’altezza del suo petto sul grembiule. «Però lì c’è scritto ‘Creed’.»

«Sì, be’, il mio capo non è paziente. Non volevo dargli un altro motivo per odiarmi.»

«Giusto.»

I capelli gli stavano ricrescendo, proprio come a Zack. Era elegante e impeccabile come sempre, ma con un velo di stanchezza nei bei tratti del volto. «Come te la passi, Thomas?»

«Male», rispose senza pensarci.

«Hai tempo e voglia per una sigaretta?»

Il cuore gli bruciò. Era stato l’ultimo ad aver visto Jackson prima che partisse a fine novembre. Inspirò a fondo. «Hai l’accendino? Io ho perso il mio.»

Logan annuì.

«Bene. Ho voglia di una sigaretta», mormorò. La situazione nel locale era tranquilla e chiese alla sua collega Jenny di coprirlo per cinque minuti. Lui e Logan attraversarono la cucina che odorava di farina e burro



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.